La Masseria dell'Oasi

La Cooperativa COGECSTRE si è occupata della civiltà contadina appenninica, promuovendo numerose iniziative per la valorizzazione delle zone rurali e delle produzioni tipiche. Nella Riserva Naturale Regionale Lago di Penne, in provincia di Pescara, con il progetto la Masseria dell'Oasi avviato nel 1990, numerose iniziative sono state indirizzate agli agricoltori locali, proponendo l'agricoltura biologica, in alternativa alla coltivazione dei terreni con l'utilizzo di fitofarmaci e concimi chimici.

Un contributo economico della Regione Abruzzo ha consentito all'area protetta l'acquisizione di un'intera Collina di oltre 50 ettari, situata nel cuore della Riserva dove è stato istituito anche un Centro di Educazione Ambientale.


In pochi anni la COGECSTRE, in collaborazione con il Comune di Penne e con il WWF Italia, è riuscita ad avviare numerose attività legate alla tutela e valorizzazione delle risorse ambientali locali, compreso il turismo naturalistico, l'agriturismo, la tutela della fauna a rischio, la forestazione protettiva, oltre chiaramente all'agricoltura biologica.

Nella Masseria dell'Oasi si coltiva esclusivamente con il metodo biologico certificato dall'IMC e garantito con marchi di qualità registrati come Sapori di Campo e Colle Verde.

L'impianto per lo stoccaggio, la lavorazione, il confezionamento e la commercializzazione dei prodotti agricoli, controllati e certificati dal procedimento HACCP e ISO 9001, è stato realizzato direttamente in azienda in modo da evitare qualsiasi tipo di contaminazione in strutture esterne e riducendo ulteriori costi energetici per il trasporto.

All'iniziativa ha aderito l'Unione Europea finanziando il progetto specifico ARINCO: la collina ritrovata per l'agricoltura eco-compatibile all'interno di un'area protetta.
Grazie all'impegno dei soci della cooperativa, dei tecnici dell'ARSSA (Agenzia Regionale Servizi Sviluppo Agricolo), dei divulgatori del Servizio di Assistenza Tecnica della Confederazione Italiana Agricoltori, molte aziende agricole della Riserva Naturale Lago di Penne hanno usufruito per alcuni anni dell'assistenza necessaria per la riconversione biologica dei terreni.


Nella Masseria dell'Oasi ogni anno viene sperimentata la coltivazione di nuove specie tradizionali (cultivar) in modo da recuperare varietà di cereali, leguminose e alberi da frutto ormai rari e in pericolo. Tra i cereali è stato riscoperto il ruolo di quelli più antichi quali farro (con una produzione che supera i mille quintali l'anno), grano tenero, orzo mondo, orzo distico e segale, tra le leguminose cicerchia, lenticchia e cece, con ottimi risultati per entrambe le colture.


Vengono coltivati inoltre piante officinali, piccoli frutti e dal 2003 è partita una nuova Campagna per la coltivazione di Orti Biologici, dove vengono seminati varietà cerealicole tradizionali che contrastano oltretutto i problemi di erosioni genetiche e l'impoverimento delle qualità organolettiche dei prodotti agricoli di oggi.

I princìpi che hanno regolato il lavoro intorno alla Masseria dell'Oasi hanno messo in diretta correlazione:


Questi obiettivi sono stati trasferiti e concretizzati nella seconda fase del progetto, all'interno di un'azione di filiera, considerando le notevoli potenzialità turistiche offerte dall'area protetta, per fidelizzare il consumatore finale.

La commercializzazione di produzioni tipiche, ottenute con le tecniche di agricoltura eco-compatibile, rappresenta la terza fase, affidata alla Cooperativa Il Gallero appositamente costituita.

Con la Masseria dell'Oasi si vuole infine dimostrare come un'area protetta, frequentata da turisti attenti alla qualità della vita e dell'alimentazione, costituisca l'ambiente ed il mercato ideale per la collocazione dei prodotti biologici.

Il progetto la collina ritrovata, nel suo complesso, vuole esaltare una nuova concezione della riserva, intesa non soltanto come luogo di conservazione di beni naturali, ma anche come centro di sviluppo di attività produttive legate alla presenza dell'uomo nel territorio, sia con la creazione di nuove possibilità occupazionali nei vari aspetti di gestione delle risorse ambientali, sia attraverso lo sviluppo del turismo, dei servizi e dell'artigianato.

Per completare il processo di filiera una parte delle produzioni della Masseria dell'Oasi è direttamente utilizzata nel Centro di Educazione Ambientale "Antonio Bellini" per la ristorazione dei numerosi ospiti che frequentano durante tutto l'anno la riserva naturale. Ricette tipiche vestine sono state recuperate e riproposte da un team di cuochi esperti di cucina tradizionale abruzzese.